Istituito in memoria di Giulio Gambelli, inimitabile maestro del Sangiovese, il premio – promosso da Aset e IGP – è giunto alla seconda edizione. Quindici i giovani enologi finalisti. A Montepulciano la premiazione, in programma per il 19 febbraio in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile.
Sarà svelato il 19 febbraio prossimo, a Montepulciano in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile, il nome del giovane enologo che, secondo la severa giuria, nel 2013 si è più avvicinato al “modo di fare vino” del compianto Giulio Gambelli: massimo rispetto della materia prima, della varietà, dell’annata, del territorio.
Promosso da A.S.E.T (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal gruppo di giornalisti I.G.P. (I Giovani Promettenti, la blog network creata da Lorenzo Colombo, Roberto Giuliani, Carlo Macchi, Luciano Pignataro e Stefano Tesi), in collaborazione con i consorzi di Tutela del Chianti Classico, Brunello di Montalcino e Vino Nobile di Montepulciano e con il contributo delle aziende vinicole che hanno avuto Gambelli come amico e maestro ( Fattoria di Rodano, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto, San Donatino, Tenuta di Bibbiano, Tenuta Ormanni), il premio intende onorare la memoria del grande consulente scomparso e viene assegnato ogni anno a un giovane enologo under 35, scelto tra una rosa di “nominati” dai più importanti giornalisti del settore. Ai 15 più “segnalati” viene chiesto l’invio di un massimo di tre campioni di vino da loro prodotti o co-prodotti, la degustazione cieca dei quali conduce, nel segno della “gambellianità”, alla scelta del vincitore.
I vini in degustazione erano stavolta 46. Le etichette provenivano da tutto il panorama vitivinicolo nazionale, dal Trentino alla Puglia, passando per Piemonte e Sardegna, con tipologie di vini molto diverse tra loro, ma tutte – secondo i candidati – rispettose della purezza di interpretazione del vitigno e del territorio che il grande maestro pretendeva. La giuria, riunita il 19 gennaio ospite del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, era composta per l’occasione da Stefano Tesi, Paolo Pellegrini, Francesca Pinochi, Marco Gemelli, Paolo Valdastri, Alessandro Maurilli, Franco Cervelin e Roberto Giuliani, mentre erano assenti per imprevisti personali Carlo Macchi e Luciano Pignataro.
La giuria ha prima verificato e classificato il tasso di effettiva rispondenza dei singoli campioni ai principi gambelliani, quindi ha emesso un giudizio qualitativo per ogni singolo vino, stilando infine una classifica i cui valori combinati sono risultati contenuti in un campo abbastanza ristretto, segno evidente dell’ottimo lavoro svolto dai giovani enologi.
Il premio è stato attribuito infine al professionista che ha presentato il vino “gambelliano”che ha ottenuto il miglior punteggio complessivo. In caso di ex aequo sarebbe stato premiato chi avesse presentato il numero più alto di vini risultati “gambelliani”, con prevalenza ovviamente, in caso di ulteriore parità, per i vini premiati con il punteggio più alto.
Il nome del vincitore sarà proclamato ufficialmente il 19 febbraio 2014 alle ore 19, presso la fortezza di Montepulciano, in apertura della cena di gala riservata alla stampa in occasione dell’Anteprima del Vino Nobile organizzata dal Consorzio di Tutela.
Nella scorsa edizione il premio era andato all’enologo Fabrizio Torchio. Il Premio Giulio Gambelli consiste in una targa commemorativa e in un assegno di 1.500 euro.