A 100 anni dalla nascita di Giulio Gambelli, Aset premia in suo nome il giovane Marco Zito

E’ livornese, di origini campane, con studi al Sant’Anna di Pisa ed esperienze in Australia l’enologo under 40 premiato a Firenze in occasione di Chianti Classico Collection. Oggi è responsabile della produzione eroica di Terenzuola, tra Liguria e Toscana

Da quest’anno il Premio Gambelli vanta il Patrocinio della Regione Toscana

Livornese, di origini campane, è Marco Zito l’enologo under 40 ad aggiudicarsi la XIII edizione del Premio dedicato a Giulio Gambelli, il Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012, dalla cui nascita ricorrono 100 anni nel 2025. Da quest’anno, inoltre, il Premio Gambelli vanta il Patrocinio della Regione Toscana.

Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP I Giovani Promettenti”, è stato consegnato martedì 18 febbraio, a Firenze in occasione di Chianti Classico Collection, l’evento in cui il Gallo Nero presenta in anteprima le nuove annate a stampa e addetti del settore.

Il Premio individua ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l’idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale. Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea per titolo di enologo.

A consegnare la targa il presidente di Aset, Leonardo Tozzi, insieme ai familiari di Giulio Gambelli e al Presidente del Consorzio Chianti Classico che ha ospitato e sostenuto l’evento.

Classe 1992, nato a Livorno ma di origini campane, Marco Zito ha studiato Viticoltura ed Enologia e successivamente Produzioni Agroalimentari e Gestione degli Agroecosistemi presso l’Università di Pisa laureandosi con il massimo dei voti. Parallelamente ha conseguito il Diploma in Scienze Agrarie presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. In concomitanza con la fine del percorso universitario ha svolto un periodo di ricerca in Australia, presso l’Università di Adelaide. Negli anni ha maturato diverse esperienze lavorative: nel Sannio, in Australia nella rinomata Barossa Valley, presso l’azienda GAJA a Bolgheri e da Antinori in Maremma. Nel 2020 approda a Terenzuola dove, guidato dal proprietario Ivan Giuliani, attualmente ricopre il ruolo di Responsabile di produzione dall’uva al vino.

Per me è un onore ricevere questo importante riconoscimento intitolato al Maestro Gambelli nell’anno del centenario della sua nascita. Spesso, quando si parla di espressività di un vino, si tende a focalizzarsi sulla varietà e sul territorio, dimenticando il fattore più importante: le persone del territorio che coltivano l’uva e fanno vino. Dalla vigna alla cantina, c’è una cura e dedizione, di donne e uomini, che permettono ad una varietà e ad un territorio di esprimersi in maniera identitaria. Così come Gambelli fu illustre interprete dell’identità del Sangiovese in Toscana, noi, a Terenzuola, abbiamo cercato di fare lo stesso con il Vermentino della Lunigiana. Questo riconoscimento è per tutto il team di Terenzuola: senza di loro, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile. Un sentito ringraziamento ad Ivan Giuliani, che in poco tempo mi ha trasmesso l’esperienza di trent’anni di lavoro e passione”, dichiara Zito.

“Un lavoro di squadra che dura quasi tutto l’anno permette in ogni edizione di far crescere l’interesse verso questo riconoscimento in vista del quale si candidano decine e decine di enologi da tutta Italiaha commentato il presidente di Aset, Leonardo Tozzi –  è un onore per noi ricordare il compianto Maestro Gambelli attraverso la memoria che arriva ai giovani professionisti del settore, segno evidente che ha lasciato un segno non solo all’enologia sua contemporanea, ma anche a quella del futuro”.

La prossima edizione del premio è in programma nel 2026 a Montepulciano, ospite del Consorzio del Vino Nobile.

Al vincitore, oltre alla targa, va anche un premio di 1.500 euro, reso possibile grazie al sostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto. Sono poi partner del Premio il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano. Un particolare ringraziamento va ad ASSOENOLOGI per il contributo dato alla diffusione del bando del Premio.

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